Manutenzione

 Abbattimento del calore
nel vano motore

marco cappelli

 

 

Uno dei problemi che affligge la Griffith è la difficoltà a smaltire il calore all’interno del vano motore

Tale inconveniente che in Inghilterra,dove l’auto è ben più diffusa, è  meno sentito per via del clima più freddo, alle nostre latitudini in estate può essere oltre che fastidioso, creare alla lunga problemi sulla componentistica elettrica che tende a “cuocersi” letteralmente. Inoltre quando ci si trova in coda il calore che non viene smaltito contribuisce all’innalzamento della temperatura dell’acqua e anche a fastidiose irregolarità del minimo in quanto l’air-flow meter ‘sballa’ mandando segnali sbagliati all’iniezione.

La causa di tutto questo calore è dovuta all’impianto di scarico che per motivi di spazio è in buona parte all’interno del vano motore, catalizzatori compresi che sono quelli producono più caldo.

Sulla Chimaera, TVR successiva alla Griffith,ma che condivide lo stesso telaio e motore,la casa ha pensato bene di eseguire delle pratiche e belle feritoie sul cofano mitigando un poco il problema creando un effetto camino. Per la Griffith ho inizialmente eseguito dei fori sul risvolto del cofano motore (per capirci la zona verticale vicino alle racchette dei tergicristalli) ma poi ho deciso di intervenire direttamente sulla fonte.

 

 

Mi sono procurato delle bende alla fibra di vetro e altro materiale composito, le stesse che usano in USA le auto NASCAR. Precisamente si chiamano “Cool it” prodotte dalla Thermotec.

Sono in vendita anche in Italia, io le ho trovate in due siti www.equipetorino.it e www.agriemach.com.

La misura da ordinare è la 2’’x50’.

Procuratevi inoltre otto fascette a vite di diametro compatibile con i grossi tubi di scarico.

Sulla mia Griffith che è del, ‘98 sono presenti due paracalore che vanno smontati (nella foto quello di sx è stato già rimontato dopo parte del lavoro).

Per l’operazione, che non comporta particolari difficoltà, occorrono due chiavi di 13 mm.

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Foto 1

 

 

 

Per procedere con la fasciatura dei tubi occorre staccare lo spinotto dal termostato dell’acqua al piede del vaso di espansione (vedi foto 2 e foto3).

RICORDARSI DI REINNESTARLO A FINE LAVORO !!!!!

 

 

Foto 2

Foto 3

 

 

La benda è in un pezzo unico lungo poco più di 15 m e bisogna tagliarla a misura in 4 pezzi.

Due pezzi uguali da cm 3,80 cad. per i tratti laterali, un pezzo più lungo da cm 4,80 per il tratto centrale, quello che avanza servirà per il “barilotto verticale” (vedi foto 4 e 5).

Le istruzioni dicono di immergere per pochi secondi la benda dentro un contenitore con acqua, evitando che si impregni troppo. Io ho trovato più comodo ed efficiente utilizzare un nebulizzatore spray per inumidirla. Attenzione, le bende devono essere inumidite ma non impregnate.

Si parte avvolgendo le tubazioni con sormonto per ogni giro di benda di circa 1 cm . Deve essere una fasciatura ben “attillata” e allo scopo vi consiglio di farvi aiutare da un amico che si preoccuperà di avvitare la fascetta di partenza mentre tenete tesa la benda, idem per la fascetta finale.

Foto 4

Foto 5

 

 

Terminato il lavoro ho seguito le istruzioni e cioè ho evitato di accendere subito il motore e ho lasciato asciugare le bende tutta la notte, il mattino successivo ho messo in moto, per  i primi 10 min circa usciva dal vano motore un odore un po’ sgradevole poi ha smesso.

Ho utilizzato l’auto nei mesi di agosto e settembre e devo dire che effettivamente il lavoro fatto è servito e ne ho tratto davvero soddisfazione :

a)     La temperatura dell’acqua rimaneva leggermente più bassa,

b)     Il calore all’interno del vano motore è effettivamente diminuito per la gioia dei componenti elettrici e relativi isolamenti in gomma.

c)      Miglior regolarità di funzionamento del motore quando ci si trova in coda o comunque a bassa andatura.

 

 

 

 

 

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